di Sara Miolli
A poche settimane dalla pubblicazione del loro ultimo lavoro in studio, il “Black Anima Tour” dei Lacuna Coil ha fatto tappa anche a Bologna la sera dello scorso 5 novembre. Data che a poche ore dall’inizio del live ha fatto registrare il sold-out all’Estragon.
Special thanks to: All Noir (Mona Miluski), Estragon Club, Vertigo
Infected Rain:
Ad aprire le danze sono stati gli Infected Rain, anche loro con un album appena sfornato, “Endorphin“. Si tratta di una delle band della nuova ondata di metal moderno che arriva dall’Est Europa e che negli ultimi anni ha fatto parlare di sé senza troppi mezzi termini. Capitanati dalla grintosa frontwoman Elena “Lena Scissorhands” Cataraga che ha saputo sin da subito avvicinarsi al pubblico grazie alla conoscenza della lingua italiana e al calore e alla carica che ha mantenuto sul palco. Ancora una volta, Lena ha dato dimostrazione di una vocalità versatile. Grande bravura e compattezza da parte della sezione ritmica composta da Eugen Voluta e Vladimir Babich, e dalle chitarre di Sergey Babich e Vadim “Vidick” Ozhog che andavano a completare l’insieme dinamico tra assoli taglienti e stacchi elettronici.
Eluveitie:
Segue la numerosa formazione della band folk metal svizzera Eluveitie. Anche loro proponendo alcuni brani del loro ultimo lavoro “Ategnatos”, uscito questa primavera. La cosa che sempre colpisce molto durante i loro concerti è la presenza di numerosi strumenti della tradizione celtica e popolare. In aggiunta, affascina molto anche il fatto che siano presenti diversi polistrumentisti. Come sempre, la band ha fatto trapelare una grande sincronia tra i membri e trasmesso un’emozione unica al pubblico, anche grazie a brani più vecchi ma che comunque non perdono mai la loro componente emotiva, come ad esempio Inis Mona che ha fatto partire un pogo notevole tra il pubblico delle prime file. Tra questi brani vi è stato anche “The call of the mountain”, cantato tutto in italiano nella versione “Il Richiamo Dei Monti”, dalla talentuosa Fabienne Erni, che si è inoltre esibita poco dopo in un intermezzo intenso ed emozionante.
Lacuna Coil:
Headliner della serata i compaesani Lacuna Coil, che dopo un’attesa di alcuni minuti fanno il loro ingresso sul palco. Per questo nuovo tour hanno scelto dei costumi originali e nuovi, che conservano comunque la traccia degli stili passati. Dopo un’intro tenebrosa, la band milanese dà il via al concerto con il brano Blood, Tears and Dust. Sin da subito il pubblico è molto coinvolto e segue con emozione e grande carica. Vengono eseguiti a momenti alterni i brani dell’ultimo lavoro quali i singoli Reckless e Layers of Time e qualche sguardo nel passato come Our Truth e Heaven’s Lie, fino ad Enjoy The Silence che ormai è un classico di tutti gli show dei Lacuna Coil. E’ sempre da sottolineare la componente di interazione con il pubblico che fa sembrare ogni loro concerto un qualcosa di più di un semplice show musicale, il modo in cui Cristina Scabbia e Andrea Ferro riescono a coinvolgere tutta la platea tramite aneddoti o piccole riflessioni tra un brano e l’altro. Supportati da un pubblico che non si stancava mai di cantare e saltare ad ogni brano e che non voleva vederli lasciare il palco dell’Estragon dopo più di un’ora e mezza di concerto.